Come Google utilizza i dati storici di un sito per determinare il ranking: link, SafeSearch e qualità
Durante l'English Google Webmaster Central office-hour del 29 maggio 2020, John Mueller di Google ha spiegato come Google può utilizzare i dati storici di un sito per determinarne il ranking.
Tutto è nato da una domanda specifica:
Google utilizza mai dati storici quando decide come classificare un sito, oppure gli algoritmi considerano solo l'istantanea attuale e più recente?
John Mueller ha fatto alcuni esempi per spiegare in che modo i dati storici possono essere utilizzati: i link guadagnati o persi nel tempo, il filtro SafeSearch e gli algoritmi di qualità. Ecco qui di seguito la risposta di John, il video parte dal minuto 21:25.
Link
Il primo esempio riguarda i link. Se il tuo sito web esiste da molto tempo, allora è ragionevole pensare che esista uno specifico “ecosistema” di link e collegamenti provenienti da altri siti e pagine web, ecosistema di link che si è evoluto attorno il tuo sito con il passare del tempo.
Il tuo sito avrà guadagnato collegamenti da molti altri siti e pagine web per un periodo di tempo relativamente lungo: quando Google prende in considerazione il tuo sito o una specifica pagina web, lo farà non solo osservando l’istantanea del sito web rispetto alla scansione più recente, ma terrà in conto anche tutti i segnali e link raccolti durante gli anni.
La “storia” dei link che hai raccolto nel corso del tempo ha dunque un suo peso nel determinarne il posizionamento.
SafeSearch e siti per adulti
Un altro esempio riguarda il filtro SafeSearch e i siti per adulti: si tratta in questo caso un segnale specificatamente ricavato dai contenuti di un sito.
Se ad esempio i contenuti del tuo sito riguardassero per molto tempo contenuti per adulti, gli algoritmi di Google potrebbero abituarsi automaticamente a filtrare i contenuti del sito utilizzando la funzionalità SafeSearch.
Se poi, dopo molti mesi o anni, decidessi di rinnovare il tuo sito completamente, rimuovendo del tutto tutti i contenuti per adulti, può accadere che per un certo periodo di tempo gli algoritmi di ricerca continuino a utilizzare SafeSearch filtrando le pagina del sito, nonostante non siano più presenti contenuti per adulti.
Potrebbe dunque servirti più tempo prima che Google capisca che il tuo sito non include più contenuti per adulti e non è più necessario applicare il filtro SafeSearch alle sua pagine.
Algoritmi di qualità
L’ultimo esempio riguarda gli algoritmi di qualità che possono impiegare tempo per valutare un “prima” e un “dopo”.
Ti sarà già capitato più volte di migliorare il tuo sito o una pagina web (migliorando i contenuti o l’esperienza utente in pagina) e di non vedere subito quel significativo miglioramento nel ranking che ti saresti aspettato, ma di iniziare a raccoglierne i frutti solo dopo settimane o anche mesi.
Questo perché se migliori in modo significativo il tuo sito o una pagina web, Google non reagirà al cambiamento subito dopo la prima scansione ma potrebbe impiegare molto tempo - in alcuni casi anche più di un anno - per riconoscere i miglioramenti e rifletterne le conseguenze a livello di ranking e posizionamento.
Gli algoritmi necessitano di tempo per capire che il tuo sito è migliorato rispetto a prima e che va quindi trattato di conseguenza.
Il tema affrontato da John Mueller è interessante ed evidenzia diversi aspetti già noti in ottica SEO.
- La “storia” di un sito rivesta una certa importanza nella sua valutazione da parte di Google. Nel corso del tempo un sito guadagna una certa "reputazione" agli occhi di Google. È dunque indispensabile pensare ad un strategia a lungo termine quando si pianifica una strategia per il posizionamento;
- I miglioramenti apportati ad un sito o ad una pagina potrebbero non avere conseguenze immediate, potrebbe essere necessario attendere settimane o mesi per iniziare a vederne i frutti;
- Allo stesso modo errori commessi oggi o ieri potrebbero avere conseguenze anche sul domani, conseguenze che potrebbero protrarsi nel tempo. Meglio dunque pensarci bene prima di prendere decisioni rischiose.
Etichette: Seo